Assistente alla comunicazione


Quando di parla di sordità e di sostegni concreti alla comunicazione delle persone sorde , per prima cosa si pensa all’Interprete , il professionista che traduce fedelmente e con perizia dalla lingua orale alla segnata e viceversa.

Quando ci contattano per avere informazioni sui corsi Lis la frase più gettonata è questa “Quanto mi affascina l’interprete del telegiornale, la guardo e rimango incantata”.

Avrete forse notato che ho parlato al femminile, infatti ad iscriversi alle classi di Lingua dei Segni  sono per il 90% donne.

Ma oggi vogliamo parlarvi anche di un secondo sbocco professionale, quello dell’Assistente alla Comuncazione, figura che ci sta particolarmente a cuore poiché contribuisce in modo sostanziale alla crescita scolastica del bimbo sordo, aiutandolo nel difficile passaggio da individuo sordo a  studente sordo.

Qui non tratteremo in alcun modo i diversi presidi tecnici utilizzati dal bambino come apparecchi acustici, impianto cocleare o altri materiali didattici ad hoc ma ci concentreremo sul super eroe  Assistente alla Comunicazione.

Chi è l’Assistente alla comunicazione


L’Assistente alla Comunicazione, figura spesso confusa con
l’insegnante di sostegno, fa da ponte tra lo studente sordo, la classe nella quale è inserito ed i docenti di riferimento.

Rappresenta un perno fondamentale per la riuscita scolastica del bambino nonché dei genitori che a casa aiutano i figli nello studio e nello svolgimento dei compiti, si sa che uno studente sereno in aula è un piccolo studioso sereno il pomeriggio nel proprio ambiente domestico.


Obiettivo specifico dell’operatore è l’abbattimento delle barriere
comunicative che si frappongono tra lo studente ed i contenuti
erogati,  garantendo al ragazzo/a di esprimersi pienamente e
sostenendo la piena integrazione nell’ambiente classe.


Preparazione


Per acquisire i “super poteri” l’operatore avrà affrontato un percorso di studi abbastanza lungo, molto dipende dalla scuola di formazione frequentata.
Se gli insegnanti di sostegno hanno ricevuto una formazione
polivalente che li dovrebbe mettere in grado di affrontare diversi
tipi di disabilità, l’Assistente alla comunicazione ha conoscenze
specifiche sulla sordità, sulle singole materie come matematica,
lingue straniere ecc ecc, deve padroneggiare le metodologie mirate al lavoro con studenti dei diversi gradi scolastici, lettura e intervento in base alla diagnosi funzionale, conoscenza dei possibili deficit
cognitivi associati alla sordità, studio della psicologia dell’età
evolutiva, studi legati al contesto familiare e sordità.


L’alta preparazione di queste figure permette agli studenti sordi di
seguire i ritmi del resto del gruppo-classe.

L’Assistente alla Comunicazione conosce la lingua dei segni, ma non è detto che la utilizzerà col singolo studente, infatti le scelte in merito all’uso del segnato va sempre e comunque concertata con i genitori.


Perchè io Segno cerca futuri super eroi.

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